Quantcast
Channel: Ricostruzione – Il Fatto Quotidiano
Viewing all articles
Browse latest Browse all 100

Terremoto, venti parlamentari M5S per monitorare la ricostruzione

$
0
0

Venti parlamentari tutti insieme, forse, gli abitanti del cratere terremotato, a cavallo tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia, non li avevano mai visti. Non fino a sabato mattina, almeno, quando un pullman marchiato dal logo a cinque stelle del Movimento fondato da Beppe Grillo è arrivato a Moglia, nel mantovano, per dare il via al tour denominato “diamo voce all’Emilia terremotata”.  Sul bus senatori e deputati giunti a “ispezionare ciò che in 18 mesi è stato fatto – spiega il finalese Vittorio Ferraresi, eletto alla Camera – e ciò che resta ancora da fare”. Tra una tappa a Rovereto sulla Secchia e una a Finale Emilia, nella lista dei parlamentari tutti i Comuni più colpiti dai fenomeni sismici del maggio 2012: Mirandola, Cavezzo, Sant’Agostino, Crevalcore. Un percorso che disegna tutta quell’area compresa tra le provincie di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Manotova e Ferrara, oggi nota come ‘il cratere’. 

“Siamo venuti in Emilia per vedere con i nostri occhi come procede la ricostruzione post terremoto – spiega il senatore Luigi Gaetti, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia – perché solo così si può davvero valutare come intervenire anche in ambito legislativo. È una pratica che abbiamo messo in atto anche in riferimento ad altre situazioni: in gruppo siamo andati all’Ilva di Taranto, all’Aquila, ai cantieri della Tav, e in gruppo siamo venuti in visita nelle zone del terremoto. Parleremo con i cittadini, e cercheremo di individuare le priorità sulle quali lavorare”. 

Priorità che i terremotati segnalano da un anno e mezzo, ormai, per le quali i comitati Sisma.12 e Finale Emilia Terremotata Protesta sono scesi in piazza sabato 7 dicembre, e che variano di regione in regione. Se pochi giorni fa il commissario straordinario alla ricostruzione, nonché presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, celebrava “un traguardo importante”, l’essere riusciti a spendere tutti i fondi stanziati dall‘Unione Europea per il sisma, infatti, la lunga strada verso la ricostruzione “è appena cominciata” sottolinea il M5S: a Moglia, in Lombardia, si paga il prezzo di un ritardo burocratico tale da aver bloccato i contributi europei fino all’agosto 2013, e quelli statali fino a qualche giorno fa, “il personale supplementare da impiegare negli uffici pubblici incaricati di smaltire le domande di privati e aziende, ad esempio, – racconta Simona Maretti, sindaco di Moglia dal 7 maggio 2012, poco prima del terremoto – ci è stato inviato il sei dicembre scorso”. In Emilia, invece, si attende soprattutto una proroga dei termini per il pagamento dei mutui sulle case, spesso danneggiate, e per la restituzione dei finanziamenti erogati per il versamento di imposte e contributi, entrambi in scadenza nelle prossime settimane: “Errani ha detto che un emendamento sarà inserito nel decreto Enti Locali – commenta Ferraresi – vedremo se alle promesse seguiranno i fatti”.  

Ma non solo. C’è il problema dei Map, i moduli abitativi provvisori, “che sono ghetti dove fango, topi e infiltrazioni sono all’ordine del giorno”, racconta Martino Piscopiello, residente in un container a Rovereto sulla Secchia, dei 2.500 ancora sfollati, delle maxi bollette Enel contestate a cittadini residenti nei prefabbricati e commercianti, e soprattutto, c’è la questione dei contributi pubblici per la ricostruzione, che pochi sino ad oggi, tra burocrazia e difficoltà tecniche, hanno ricevuto.”Francamente stupisce l’entusiasmo di Errani e della struttura commissariale – critica Ferraresi – l’impressione è che siano più bravi a parlare di ciò che hanno fatto, piuttosto che a raccontare quel che resta ancora da fare”. 

Diversi cittadini sono usciti di casa per avvicinarsi agli eletti e segnalare disagi e difficoltà. Per alcuni dei problemi segnalati dai cittadini ai parlamentari in visita “noi avevamo presentato delle proposte al governo – spiega il senatore Alberto Airola – ma il Pd ce le ha bocciate tutte. E l’ha fatto solo perché venivano dai grillini, senza pensare al bene del paese”. 

“Comunque non intendiamo mollare – assicura il capogruppo alla Camera Alessio Villarosa – Ed è per questo che alcuni di noi non sono potuti venire in Emilia, sono rimasti a Roma per lavorare agli emendamenti alla Legge di Stabilità”. 

 

The post Terremoto, venti parlamentari M5S per monitorare la ricostruzione appeared first on Il Fatto Quotidiano.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 100

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>